Amatrice, primi 5 indagati per i crolli dovuti al terremoto

Ci sono 5 indagati dalla Procura di Rieti per il crollo delle case popolari dell’Ater con 18 morti nel terremoto che nell’agosto dello scorso anno colpì Amatrice. Sono i primi indagati per il sisma: si tratta di responsabili della ditta di costruzioni e dell’Ater di Rieti. «Per come erano state realizzate sarebbero crollate con qualsiasi sisma», ha detto il pm di Rieti Rocco Maruotti. Le case popolari risalivano agli anni Settanta e in esse si é verificato il maggior numero di morti del sisma nella cittadina reatina. Disastro e omicidio colposi e lesioni le accuse per i cinque indagati nell’inchiesta, coordinata dal procuratore capo Giuseppe Saieva e svolta anche dal pm Rocco Maruotti. «Le palazzine sono state costruite molto male, e questo non si è verificato per altre palazzine costruite nella stessa piazza dalla stessa impresa» ha detto il procuratore capo di Rieti Giuseppe Saieva al Tg1, spiegando che «sono andati a risparmio, un problema di costi e di profitti». «Il fatto che si tratti di un edificio costruito dallo Stato ci addolora – ha aggiunto – bisognerebbe fare di più, laddove c’è una responsabilità pubblica le cose appaiono sicuramente di una gravità maggiore». Secondo quanto scrivono i pm nell’atto di conclusione delle indagini preliminari, «tutti i pilastri» delle palazzine « risultavano molto sottili, con spessore prevalente pari a 20 cm, e la loro armatura era esigua» .

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